D'Annunzio nella sua epoca Microstoria |
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L’IMPRESA DI FIUME, 1919-1920 Protesta contro la « vittoria mutilata », rivendicando all’Italia Fiume e la Dalmazia, in aspra polemica con gli alleati e col governo italiano. A capo di una legione di volontari, occupa la città (12 settembre 1919), proclama la Reggenza italiana del Carnaro, e redige il Disegno di un nuovo ordinamento dello stato libero di Fiume. Per evitare una lotta fratricida (« natale di sangue » 1920), abbandona Fiume, che sarà poi assegnata all’Italia.
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L’OPEROSO RITIRO AL VITTORIALE, 1921-1938 Si ritira nella villa di Cargnacco, a Gardone, via via trasformandola per farne il « Vittoriale degli Italiani ». La pianista Luisa Bàccara è la sua compagna di questi anni. Vive in magnifica, operosa solitudine, che si accentua con l’ascesa del fascismo al potere. Attende, dal 1926, all’Edizione nazionale dell’Opera Omnia e compone « prose di ricerca » quali Le Faville del maglio e il Libro Segreto. Dispone la donazione del Vittoriale al popolo italiano. La morte lo coglie improvvisa, al tavolo di lavoro, il l° marzo 1938.
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D'Annunzio a diporto sul Garda a bordo del MASS |
Nei Giardini del Vittoriale, negli ultimi mesi della sua vita |
Altre 10 foto della mostra |
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